Come Si Chiamano Le Dita Dei Piedi
Risposta – I nomi delle dita dei piedi Sin da piccoli impariamo i nomi delle dita delle mani: pollice, indice, medio, anulare e mignolo, Ricordiamo anche che «il maschile diti si riferisce ai diti considerati distintamente l’uno dall’altro: “i diti pollici”, “i diti indici”, ecc.

Il femminile le dita si riferisce invece alle dita nel loro insieme: “le dita della mano”» ( Serianni III, 118 h), come riportano anche le schede pubblicate sul nostro sito sui plurali anomali e sui plurali doppi, Coloro che ci scrivono notano che, al contrario, le dita dei piedi sembrano non avere nomi propri, se non per l’ alluce, detto anche, in contesti meno formali e al netto di definizioni dialettali, dito grosso, ditone ( del piede ) o pollicione,

Una convenzione internazionale ratificata nel 1998 adotta, per quanto riguarda l’anatomia, la nomenclatura latina: i digiti pedis, quindi, partendo da quello più vicino all’asse mediano del corpo, sono:

I = Digitus primus o Hallux II = Digitus secundus III = Digitus tertius IV = Digitus quartus V = Digitus quintus o minimus pedis

( cfr. Terminologia Anatomica 1998 ). In ambito italiano le dita dei piedi sono “ufficialmente” chiamate primo dito, secondo dito, terzo dito, quarto dito e quinto dito, L’unica nomenclatura riconosciuta è dunque questa, con l’eventuale l’aggiunta di alluce e mignolo del piede per il I e il V dito.

illice o melluce o dilluce o dillice o polluce ; trillice o trilluce ; pondulo o pondo o pondolo o pìnolo o anulo ; minolo o minulo o mellino ; per quest’ultimo è invalso nell’uso anche il nome mignolino ( del piede ).

Già il fatto che i nomi non siano completamente uniformi è spia della loro mancanza di effettivo radicamento nell’uso, se non addirittura di una reale circolazione. Questa nomenclatura non appare né registrata nella lessicografia, né riportata in testi medici o scientifici.

Ne troviamo attestazioni in romanzi e altri libri non specialistici in anni recenti: una delle prime risale al 2012, all’interno di un volume dal titolo 100 storie per quando è troppo tardi (a cura di Scuola Holden, L. Moisio e M. Trucco, Feltrinelli, Milano), in un racconto breve dal titolo Ultimo, il maialino, che qui riportiamo integralmente.

Una sera la scrofa Carolina decise di partorire. La piccola Maia aveva trascorso tutto il giorno a inventare nomi, uno per ciascun lattonzolo, quattordici in tutto. “Forza Carolina”, diceva, “ecco un maschietto!”. Ed ecco una femminuccia! Così Maia aveva cominciato ad assegnare i nomi ai nuovi nati: Prima come le dita dei suoi piedini, dal più piccolo al più grande: Minolo, Pondulo, Trillice, Illice, e Alluce! Poi le dita delle mani, dal più grande al più piccolo: Pollice, Indice, Medio, Anulare, Mignolo.

E per gli ultimi quattro, i colori: Rosa come la mamma; Viola, il suo fiore preferito; Bruno, come il papà; Gialla, come la pesca a merenda. Poi, ogni maialino corse a una mammella a bere il primo latte della sua vita. E qui arrivò la sorpresa: un quindicesimo maialino! Maia non aveva pensato a quell’ultimo nome e dovette improvvisare: “Ultimo, proprio così ti chiamerai”, disse.

Ed ecco la seconda sorpresa: Carolina aveva solo quattordici mammelle! Come avrebbe fatto Ultimo a sopravvivere? Maia sentì le lacrime colmarle gli occhi, ma non si perse d’animo. Corse in cucina, riempì di latte un biberon del suo fratellino e nutrì Ultimo.

  • Quella sera, dopo la poppata, Ultimo seguì Maia come se fosse la sua mamma.
  • Si strinse tra le sue braccia, chiuse gli occhi e si addormentò.
  • Alcune ricerche con Google permettono di datare le prime attestazioni intorno agli anni immediatamente successivi al 2000; dal 2003, i nomi compaiono sempre più spesso in pratiche di medicina non tradizionale, come testi di osteopatia, riflessologia plantare, agopuntura e discipline correlate.

Nel corso degli anni, da più parti si nota che tali nomi non sono registrati nella lessicografia ufficiale o nei manuali di medicina, e alcuni ventilano che si tratti di termini desueti, anticamente in uso e poi caduti in disuso. Le ricerche effettuate non sembrano dare supporto a questa tesi, dato che prima degli anni Duemila non compaiono attestazioni né cartacee né elettroniche. D’altro canto, una breve ricerca eseguita sui social network ha permesso di trovare testimonianze dell’esistenza di una nomenclatura del genere a partire dagli anni Settanta; purtroppo, tali speculazioni cronologiche sono affidate alla memoria di singoli individui.

Concludiamo quindi ribadendo che l’unica denominazione universalmente e ufficialmente accettata è quella nominata in apertura: primo dito o alluce, secondo, terzo e quarto dito, eventualmente mignolo del piede invece di quinto dito, La nomenclatura “ufficiosa”, della quale al momento non è stato possibile determinare l’origine (una simpatica burla? L’invenzione estemporanea di un singolo?) ha circa 2.000 occorrenze in rete, cercate con Google.

Evidentemente ci sono contesti d’uso in cui l’esistenza di questi termini è considerata utile, sia per chiarezza sia per questioni espressive, ma a oggi, ricordiamo, né testi medici né vocabolari hanno recepito i nomi che circolano. Questi rimangono, dunque, degli occasionalismi senza valenza scientifica.

Come si chiamano le dita dei piedi del corpo umano?

A differenza di quelle delle mani, non hanno un nome. Si chiamano semplicemente “digiti pedis”, secondo la classificazione internazionale dei termini anatomici stabilita a Parigi nel 1955 e solo il primo è chiamato alluce. Per distinguerli, vengono numerati progressivamente (I, II, III, IV, V dito) a partire da quello più interno.

Analogamente al primo dito della mano, l’alluce ha solo due falangi, mentre le altre dita ne hanno tre. Più belle con l’alluce corto. Di solito il primo è anche il dito più lungo, ma vi sono persone (circa il 10-15% della popolazione) con il secondo dito del piede più lungo dell’alluce. Per Ronald Chapell, fondatore di un “club della salute” a Miami, questo è un indizio inconfondibile di bellezza.

Chapell è giunto a questa conclusione confrontando migliaia di fotografie: le donne più belle hanno questa caratteristica. Esempi illustri non ne mancano: dalla Venere di Botticelli a Marilyn Monroe. E questo potrebbe valere anche per gli uomini: il David di Michelangelo sembra dimostrarlo. La forma del piede, secondo la tradizione, prende il nome da alcuni popoli antichi. Ma si tratta solo di definizioni estetiche e di comodo. Nei piedi si trovano 52 fra ossa e ossicini (26 per ciascuna estremità), circa un quarto di tutte le ossa dello scheletro umano. Oltre a 26 ossa, in pochi centimetri i nostri piedi racchiudono 33 articolazioni, 20 muscoli, 150 legamenti e più di 7.200 terminazioni nervose: un apparato ricco di sensori per l’equilibrio, ma non solo, e in grado di sostenere il peso del corpo anche in movimento.

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Come si chiama il secondo dito del piede?

Il II dito è conosciuto anche come illice, melluce, dilluce, dillice o polluce : Il III dito è detto anche trillice o trilluce; Il IV dito è noto anche come pondulo, pondo, pondolo o anulo; Il V dito è detto anche minolo, minulo, mellino o mignolino.

Come si chiamano le dita dei piedi alluce?

Come si chiamano le dita dei piedi? Impariamoli uno a uno – Le dita dei piedi sono piccole ma ben strutturate: sono composte da ossa, chiamate falangi, e articolazioni, e sono ricoperte dalla cute. Elencare i nomi delle dita dei piedi non è semplice, ma ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarvi.

Per prima cosa è necessario fare un’importante distinzione: ci sono dei nomi ufficiali, riconosciuti dall’ Accademia della Crusca e utilizzati nella medicina ufficiale così come nei testi scientifici. Ci sono poi una serie di altri nomi che possono essere utilizzati in discipline come la riflessologia plantare o l’agopuntura e che sono comuni nell’uso, ma che possono anche variare a seconda dell’ambiente e della regione presa in esame.

Il nome ufficiale e riconosciuto deriva dal latino e nasce dalla posizione che le dita assumono sul piede. Per capire meglio, possiamo fare un parallelismo tra la posizione delle dita del piede e quella delle dita delle mani, per cui le dita dei piedi si chiamano nel seguente modo:

al pollice della mano, nel piede corrisponde il primo dito o alluce; all’indice corrisponde il secondo dito ; al medio corrisponde il terzo dito ; all’anulare corrisponde il quarto dito ; al mignolo corrisponde il quinto dito o mignolo.

Come abbiamo detto, però, a questi nomi ufficialmente riconosciuti se ne affiancano altri, caratteristici solo di alcune regioni italiane. Il primo dito, o alluce, viene per esempio chiamato anche ditone o pollicione, due espressioni che si rifanno molto alla caratteristica fisica e visiva di quello che è il dito più grande del piede.

Il quinto dito, o mignolo, è invece quello con una nomenclatura più ricca. Infatti, vicino al nome ufficiale, troviamo anche minolo, minulo, mellino o mignolino, Questi nomi richiamano il carattere diminutivo e vezzeggiativo con cui indicare il dito più piccolo del piede. Il secondo dito può essere chiamato più comunemente anche illice o melluce e solo raramente viene indicato anche come dilluce, dillice o polluce,

Per quanto riguarda invece il terzo dito, troviamo i nomi di trillice o trilluce e, infine, per il quarto dito abbiamo una grande varietà: pondulo, pondo oppure pondolo, pinolo o addirittura anulo, Per capire tutte queste differenze è importante specificare che la lingua non è una legge stabilita a priori, ma una materia viva che cambia continuamente con il tempo e l’ uso che ne viene fatto.

Come si dice dita dei piedi?

Pollice, indice, medio, anulare e mignolo: tutti sappiamo quali sono i nomi delle dita della mano. Se ti stai chiedendo invece come si chiamano quelle dei piedi, questo approfondimento fa proprio al caso tuo! Potresti averle sentite chiamare in diversi modi ma la verità è che in molti casi non si fa riferimento alla nomenclatura ufficiale, ovvero alla Terminologia Anatomica convenzionale ratificata nel 1998,

I° dito ( o digitus primus ); II° dito ( o digitus secundus ); III° dito ( o digitus tertius ); IV° dito ( o digitus quartus ); V° dito ( o digitus quintus ).

Anche termini come “ditone”, “mignolino” o “trilluce”, che probabilmente avrai sentito nominare, non sono quindi tecnicamente corretti e quando parliamo di dita dei piedi, dovremmo piuttosto riferirci a loro come: primo dito (o alluce), secondo dito, terzo dito, quarto dito e quinto dito.

Come si chiamano le falangi dei piedi?

Rapporti – La nomenclatura basata sui rapporti infine considera la strutture con cui le falangi prendono rapporto nel dito. Questa nomenclatura è specifica per le falangi distali e le falangi prossimali. Le falangi distali, prendendo rapporto con l’ unghia sia nella mano che nel piede, sono dette falangi ungueali,

A cosa servono gli alluci?

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze, un alluce alluce L’ àlluce (anatomicamente definito primo dito del piede, ma chiamato colloquialmente anche ditone o pollicione ) è il primo dito del piede : omologo del pollice della mano e come esso costituito da due sole falangi,

Come si dice il pollice del piede?

àlluce alluce àlluce s.m., – Il dito grosso del piede, omologo del pollice della mano e come esso costituito di due sole falangi. preàlluce prealluce preàlluce s.m., – In embriologia e anatomia comparata, dito accessorio del piede che compare, come anomalia rispetto alla tipica condizione pentadattila dei vertebrati, nell’abbozzo embrionale del basipodio.

Che funzione ha il mignolo del piede?

No signori, il mignolino del piede, chiamato scientificamente anche minolo, non serve solo a ricordarci che esiste quando lo sbattiamo contro un mobile, ma in realtà la sua esistenza è molto importante per la nostra mobilità! In un esperimento del 2009, i ricercatori hanno testato l’efficienza di varie lunghezze delle dita dei piedi negli esseri umani, scoprendo che gli individui con dita più lunghe dovevano spendere molta più energia per correre,

Un altro studio ha tuttavia rilevato che i corridori tendono ad avere dita più lunghe, ottenendo un breve vantaggio di velocità in cambio di molta più energia spesa. Anche il mignolo, che sembra essere l’appendice più inutile del corpo umano, svolge bene il suo lavoro. Sebbene tutte le dita dei piedi siano utilizzate per mantenerci in equilibrio e farci avanzare, il mignolo ha un ruolo sorprendentemente importante,

” Il suo scopo è fornire equilibrio e propulsione “, ha spiegato il podologo Dr. Bruce Pinker. ” Quando si fa un passo, il piede si muove da laterale a mediale in una normale biomeccanica. ” L’articolazione del mignolo svolge un ruolo più importante rispetto alle altre dita vicine.

” L’articolazione del grosso alluce, del mignolo e il tallone ci danno una grande mano durante la camminata quotidiana “, ha affermato il Dr. Wenjay Sung. ” Se rimuovi una parte di questo ‘treppiede’, perdi l’equilibrio. ” Coloro che perdono il mignolino in seguito a incidenti, infatti, inizialmente faranno molta fatica a camminare.

e pensare che molti pensavano non servisse a niente! A proposito, ma perché abbiamo le unghie anche ai piedi ?

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A cosa serve il mignolo?

mìgnolo in Vocabolario mignolo mìgnolo agg. e s.m. – 1.a. Il quinto dito della mano (detto anche, meno comunem., dito auricolare ), il più corto e sottile, che può compiere movimenti di flessione-estensione, abduzione e adduzione e circumduzione (nell’uso fam.

  • Anche in funzione appositiva, dito mignolo ).b.
  • Nel linguaggio com., anche il quinto dito del piede (detto, nel linguaggio anatomico, quinto dito ).2.
  • In agronomia, ognuno dei boccioli che formano l’infiorescenza dell’olivo; per lo più al plur.: gli olivi buttano i mignoli ; intorno udìa beccare Gemme di pioppo e mignoli d’uliva (Pascoli).

◆ Dim. mignolino, : mìgnolo in Vocabolario

Quante sono le falangi del piede?

Anatomia – Una falange è un osso di forma pressoché cilindrica, particolarmente allungato, nelle mani, e dall’aspetto più tozzo, nei piedi. Il gruppo delle falangi rappresenta la porzione scheletrica distale di ciascuna mano e ciascun piede. Infatti, in ordine di vicinanza, viene dopo il gruppo dei metacarpi/metatarsi (porzione scheletrica intermedia) e il gruppo delle ossa carpali/tarsali (porzione scheletrica prossimale).

Come si chiama l’anulare del piede?

Come si chiamano le dita dei piedi: nome popolare – Abbiamo già detto che esistono due versioni dei nomi delle dita dei piedi e questa, secondo noi è la più simpatica. Secondo la cultura popolare, le dita dei piedi si chiamano:

Alluce : il primo dito, l’equivalente del pollice della nostra mano, responsabile del mantenimento dell’equilibrio e della postura; Illice (o melluce, dilluce, dillice, polluce): il secondo dito, che corrisponde all’indice; Trillice (o trilluce): il terzo dito, il medio della mano; Pondolo (o pondo, pondolo, pìnolo, anulo): il quarto dito, alter ego dell’anulare; Minolo (o mellino, minulo, mignolino del piede): il quinto dito, che corrisponde al mignolo.

Nomi simpatici, vero?! Solo a pronunciarli fanno allegria, sembrano nomi di personaggi delle fiabe per bambini e proprio un racconto è il primo documento a cui viene fatta risalire questa classificazione. L’Accademia della Crusca, dal 2003, riceve frequenti domande su come si chiamano le dita dei piedi, afferma che questi nomi non sono riportati in testi medico-scientifici, ma sono il frutto di alcune storie che circolano in rete da qualche anno e di cui non si può non tener conto.

  1. La più simpatica è la storia del maialino Ultimo, della scrofa Carolina e di una bambina di nome Maia.
  2. Maia aveva il compito di dare i nomi ai cuccioli che la scrofa Carolina partoriva.
  3. Man mano che i maialini nascevano, Maia gli assegnava un nome.
  4. I primi nomi che Maia diede ai cuccioli erano proprio i nomi delle dita dei piedi, da più piccolo al più grande: Minolo, Pondulo, Trillice, Illice e Alluce,

Poi ne nacquero altri 5 e Maia continuò a dar loro i nomi delle dita della mano: Mignolo, Anulare, Medio, Indice e Pollice. Ma Carolina non aveva finito e partorì altri 4 cuccioli che Maria chiamò Rosa e Bruno come i suoi genitori, Viola come il suo fiore preferito e Gialla come la pesca che era solita mangiare a merenda.

Maia credeva di aver terminato il suo compito, quando all’improvviso nacque a sorpresa un quindicesimo maialino. Maia non era preparata, ma non si scoraggiò e decise di chiamarlo Ultimo. L’unico problema è che Carolina aveva solo 14 mammelle e tutti i cuccioli avevano già trovato il loro posto, tranne Ultimo, il piccolo maialino che non poteva nutrirsi.

Anche questa volta, Maia trovò la soluzione, corse in casa, riempì di latte un biberon e diede da mangiare a Ultimo che quella sera si addormentò, grato, tra le braccia di quella che ormai per lui era la mamma: Maia. Oltre a questa storia, si possono trovare testimonianze di come si chiamano le dita dei piedi in testi di riflessologia plantare, agopuntura, medicina osteopatica, non direttamente legati né riconosciuti dalla medicina tradizionale, ma pur sempre dei documenti dai quali attingere informazioni sull’utilizzo di Alluce, Illice, Trillice, Pondulo e Minolo.

Cosa significa avere il secondo dito del piede più lungo?

Avete il secondo dito del piede più lungo dell’alluce? Ecco cosa vuol dire. ROMA – Avete mai guardato con attenzione i vostri piedi? In tanti avranno notato di avere il secondo dito più lungo dell’alluce. Difetto o virtù? Ecco cosa vuol dire. Uno dei piedi più famosi della storia dell’arte è quello della Venere di Botticelli, Date dunque un’occhiata alle vostre dita. Se il secondo dito è più lungo, nessuna stranezza, siete perfetti. Lo sapevate? — Diretta News (@DirettaNews) : Avete il secondo dito del piede più lungo dell’alluce? Ecco cosa vuol dire.

Perché mi fa male l’alluce del piede?

Cause del dolore all’alluce – Il dolore all’alluce può avere molteplici cause: può dipendere da un trauma (un incidente, un infortunio o una caduta), da ripetuti microtraumi (indossare a lungo scarpe chiuse, rigide e strette o scarpe a punta), dal praticare attività fisica intensa dove l’avampiede è particolarmente sollecitato.

Perché le dita dei piedi?

Quali sono le Funzioni delle Dita del Piede? – Le dita del piede supportano in maniera determinante il piede nelle sue funzioni, funzioni che sono:

Garantire stabilità ed equilibrio al corpo umano durante la stazione eretta; Assorbire e scaricare a terra buona parte del peso corporeo ; Permettere la deambulazione, dai gesti più semplici come camminare a quelli più complessi come correre, saltare, balzare ecc.

Per capire le funzioni delle dita del piede, si pensi a chi si procura una frattura falangea: questa persona non riesce più a camminare correttamente (zoppica) e, a causa del dolore che si accentua, non è in grado di correre, saltare ecc.

Come si chiamano le falangi?

Falangi della mano Le falangi della mano sono ossa lunghe che formano lo scheletro delle dita. In ciascun dito, eccettuato il pollice, si trovano tre falangi: prossimale (o falange propriamente detta), media (o falangina) e distale (o falangetta o falange ungueale); la loro lunghezza decresce in direzione prossimo-distale.

Il corpo presenta due facce, una dorsale convessa e una volare piana.L’ estremità prossimale (o base ) presenta una faccetta articolare per il corrispondente osso metacarpale.Anche sull’ estremità distale si trova una superficie articolare, la troclea della falange, a forma di puleggia che si mette in giunzione con la base della 2 a falange.

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Nella falange media (o falangina ):

L’estremità prossimale presenta una cresta smussa, diretta sagittalmente, per la fossa della troclea che si trova nell’estremità distale della falange prossimale corrispondente.L’estremità distale si articola con la falange distale.

Nella falange distale (o falangetta o falange ungueale ):

L’estremità distale si presenta come una lamina slargata e rugosa, la tuberosità ungueale,

Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo. : Falangi della mano

Che cosa sono i falangi?

falange in Vocabolario falange s.f. – 1.a. Nell’antica Grecia, e presso i Macedoni di Filippo II e di Alessandro Magno, ordinamento assunto dalle fanterie sul campo di battaglia secondo uno schieramento frontale, poco profondo, serrato e compatto, dotato di grande forza d’urto in attacco e di resistenza in difesa, ma poco mobile.b.

Per estens., ogni forte schiera d’armati: le f, napoleoniche ; avanzare in f, serrata,2. fig. Moltitudine di persone, animali o cose: una f, di scienziati ha condannato quelle teorie ; ha alle costole una f, di creditori ; il suo ultimo libro è una f, di spropositi,3. Nel linguaggio politico e sociologico: a.

Nel sistema del socialista utopista Ch. Fourier (1772-1837), unità collettiva fondamentale, composta di 200-300 famiglie, associate nell’esercizio delle varie attività lavorative, culturali, ecc.b. Raggruppamento politico e paramilitare spagnolo di ideologia fascista, fondato nel 1933, che, dopo avere sostenuto il generale Franco nella guerra civile (1936-39), ha costituito il partito unico della Spagna franchista.

Per estens., la denominazione ha indicato talora raggruppamenti simili, anche fuori della Spagna: per es., il movimento politico paramilitare libanese (fondato nel 1936) che riunisce gran parte della popolazione cristiano-maronita ed è caratterizzato da nazionalismo religioso in senso antimusulmano.4.

In anatomia, ciascuno dei segmenti ossei che costituiscono lo scheletro delle dita, detti rispettivam.1a falange o assol. falange, 2a falange o falangina, 3a falange o falangetta o anche falange ungueale, Per estens., in anatomia topografica, l’intero segmento del dito, comprese cioè le parti molli.

Come si chiamano le parti dei piedi?

Retropiede, mesopiede e avampiede: che cosa significano e che ossa del piede comprendono? – Gli esperti di anatomia hanno stabilito che, nel piede, possono riconoscersi tre zone: la zona del retropiede, la zona del mesopiede e la zona dell’avampiede.

Qual è il plurale di alluce?

ALLUCI – traduzione in inglese – dizionario italiano-inglese di bab.la.

Perché si addormentano gli alluci?

Formicolio ai piedi ricorrente o continuo – Quando il formicolio ai piedi si avverte in maniera costante o ricorrente, può segnalare la presenza di una condizione patologica sottostante più grave, soprattutto se questo sintomo si associa a dolore, intorpidimento, perdita di sensibilità e sensazione di bruciore. Le cause più frequenti comprendono:

Infiammazioni locali, Il formicolio ai piedi può essere conseguenza di un processo infiammatorio, come nel caso di alluce valgo, dito a martello, artrite, tendinite e tallonite, Il formicolio localizzato alla pianta del piede, specie all’inserzione calcaneare, suggerisce la presenza di una fascite plantare, Dopo un trauma al piede, come una distorsione della caviglia o un’eventuale frattura, il formicolio ai piedi persiste anche dopo diversi giorni dall’evento scatenante e si associa a dolorabilità sulle prominenze ossee. Altre cause sono un’infezione cutanea di natura batterica ( cellulite ) ed un’infiammazione diffusa dei tessuti molli della caviglia e del piede ( periartite ), condizioni che possono essere difficilmente distinte da un’artrite acuta.

Malattia vascolare periferica, Il senso di indolenzimento, torpore, pizzicore o formicolio ai piedi si può riscontrare nella malattia arteriosa periferica, condizione che si sviluppa quando le arterie che forniscono il sangue agli organi interni, alle braccia ed alle gambe si ostruiscono parzialmente o completamente. Questo disturbo circolatorio può essere causato da vasculiti, complicanze del diabete e placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni degli arti inferiori. Oltre al formicolio ai piedi, la malattia arteriosa periferica può comportare altri segnali tipici, come estremità fredde e crampi alle gambe durante la deambulazione. L’ insufficienza venosa, invece, si può associare ad edema e dermatite da stasi. Il formicolio ai piedi accompagnato da senso di pesantezza e prurito alle gambe, invece, può essere la manifestazione di un disturbo della circolazione e di problemi di pressione sanguigna, Neuropatie periferiche, Il formicolio ai piedi può essere un sintomo precoce della neuropatia periferica, ossia una disfunzione di uno o più nervi che comporta alterazioni vasomotorie, deficit della sensibilità di vario grado, debolezza ed atrofia muscolare, dolore e diminuzione dei riflessi osteotendinei. L’indolenzimento agli arti inferiori dovuto alle neuropatie periferiche può segnalare una lunga serie di condizioni patologiche, tra cui:

Intossicazione da piombo ; Artrite reumatoide ; Insufficienza renale ; Dipendenza dall’ alcol ; Squilibri ormonali; Sarcoidosi ; Amiloidosi ; Infezioni (es. malattia di Lyme, difterite e lebbra ); Traumi al piede; Eccessiva esposizione al freddo ( geloni ); Danno ad un nervo causato da lesioni (es. frattura o lussazione ) o utilizzo eccessivo (per esempio, nei casi di utilizzo professionale di martelli pneumatici o strumenti simili); Processi neoplastici.

Altre cause del formicolio ai piedi comprendono:

Sindrome del tunnel tarsale (equivalente del tunnel carpale, ma negli arti inferiori; questa condizione è caratterizzata da dolore ed intorpidimento a carico delle dita, della pianta del piede e del mesopiede); Lombosciatalgia (o radicolopatia lombare); Ernia discale ; Infiammazione del nervo sciatico ; Sindrome delle gambe senza riposo (frequente in gravidanza); Neuroma di Morton ; Malformazioni congenite (arco plantare cavo o piatto).

Se il formicolio ai piedi è particolarmente persistente, potrebbe dipendere da:

Abuso di alcol e tabacco; Colestasi ; Insufficienza renale; Epatopatie; Insufficienza epatica,

Il formicolio ai piedi può presentarsi anche nel contesto di:

Gotta ; Spondilite anchilosante ; Sclerosi multipla ; Mielite trasversa; Ictus ; Reazioni allergiche sistemiche (a farmaci, alimenti, morsi di animali e punture d’ insetto ); Disfunzioni tiroidee ( ipertiroidismo ); Herpes zoster (o fuoco di Sant’Antonio ); Anemia sideropenica ; Tumore al cervello (in casi estremamente rari).

Il formicolio ai piedi può rappresentare anche l’effetto collaterale di trattamenti radio- e chemioterapici.

Dove fa male l’alluce valgo?

L’alluce valgo è sostanzialmente una deviazione dell’alluce verso le altre dita. Si manifesta con una protuberanza della testa del primo metatarso e coinvolge l’intero avampiede. Il paziente affetto da alluce valgo può anche soffrire di metatarsalgie, cioè dolori alla pianta del piede.

Come si chiamano le dita dei piedi Wikipedia?

Note –

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