Richiamandosi ai principi della legge n. 104 del 5 febbraio 1992 “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” , alla legge n.170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, alla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e successive integrazioni (circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013 ) volte alla personalizzazione dell’apprendimento per alunni in difficoltà, il Consiglio di Classe può elaborare un Piano didattico personalizzato. Tale percorso educativo individua gli obiettivi, l’uso di strumenti compensativi e le misure dispensative, i criteri di valutazione ed è condiviso con la famiglia dell’alunno. Il Piano Didattico risulta necessario per favorire nell’allievo un adeguato processo di apprendimento, creato esattamente su ciò che l’alunno stesso può dare in relazione alle sue capacità, abilità, competenze e potenzialità nonché per fornirgli gli strumenti finalizzati all’inclusione e alla integrazione scolastica.